domenica 27 febbraio 2011

Onesiforo

 

Quando definisco ignoranti i protestanti, ovviamente gli concedo il beneficio del dubbio, cioè credo nella loro buona fede, altrimenti li bollerei eretici in malafede.

In quella comunità sentivo ripetere alcune frasi riprese malamente dalla Bibbia tipo: “Nessuno sulla terra è buono”, “Non chiamate nessuno maestro”, “Non chiamate nessuno padre”, “I Libri deuterocanonici nelle Bibbie cattoliche sono apocrifi”, perché non vengono citati dal Nuovo Testamento, “La Chiesa cattolica insegna ad adorare la Madonna e i santi”, “Per la Chiesa cattolica il papa è il successore di Cristo” ecc..

Studiando bene la Bibbia mi accorgevo che in tanti altri versetti biblici esistevano i buoni o giusti, i maestri, i padri spirituali, era evidente che serviva una corretta interpretazione. Se gli facevo notare questi loro errori, per non ammettere la realtà, era come se sentissero i soliti rumori, non le mie parole, e se insistevo…volevo fare polemica.

Non potevano negare l’evidenza, non sapevano farlo, eppure se ne riparlavamo dopo un mese, continuavano a ripetermi le stesse frasi, gli stessi versetti, come se la conversazione di prima non fosse mai avvenuta, come se avessero dimenticato che prima non avevano saputo rispondermi.

Forse in cuor loro sentivano di avermi risposto, balbettando qualche frase inappropriata e soprattutto saltando da un argomento all’altro, per sfuggire alla pressione della verità, e finendo

-come da loro abitudine- per difendersi accusando la Chiesa cattolica dei numerosi errori umani commessi lungo i secoli. Infatti, se si trovano in difficoltà cambiano campo, lasciano quello biblico e toccano quello storico, che nemmeno conoscono bene, ma spesso solo per sentito dire. Infatti ignorano completamente che anche alcuni protestanti parteciparono a qualche crociata in Austria, per difendere l’Europa dall’avanzata islamica; ignorano pure le inquisizioni organizzate da Calvino in Svizzera, e quelle inglesi ad opera degli anglicani, ignorano i misfatti dei luterani in Germania, ignorano l’olocausto degli indiani d’America massacrati e spodestati delle loro terre dai protestanti inglesi, ecc., ma stranamente non ignorano tutti gli errori umani commessi dalla Chiesa di Roma lungo la storia.

Non si prega per i morti, e non si chiede ai santi morti nella carne di pregare per noi, è peccato, ripetono continuamente.

Leggendo bene la seconda lettera a Timoteo però ci si accorge che anche Paolo rivolge a Dio una supplica per un santo morto nella carne:

Paolo in 2 Tm 1,18 parlando del defunto Onesiforo, prega il Signore “perché doni la grazia di

trovare misericordia presso Dio in quel giorno

2 Tm 4,6 “Ora mi resta solo la corona di giustizia che il Signore, giusto giudice, mi consegnerà in quel giorno” qui vediamo che con l’espressione “in quel giorno” Paolo si riferisce al giudizio finale, quando verrà aperto il libro della vita, e ognuno raccoglierà quello che in passato ha seminato.

E ancora in 2 Tm 4,19 troviamo dei saluti per la famiglia di Onesiforo.

Prego i fratelli non cattolici di verificare cosa dicono in merito alcuni esegeti protestanti come Knabenbauer, Spicq, Plummer, ecc., si accorgeranno che in realtà anche questi teologi protestanti ammettono che Paolo prega per Onesìforo morto nella carne, e questo si nota anche dal fatto che Paolo rivolge i suoi saluti alla famiglia di Onesiforo, quando sarebbe stato più logico e corretto rivolgere i saluti prima ad Onesiforo e poi alla sua famiglia, se, Onesiforo fosse stato ancora in vita. Tutte queste, e tante altre, inesattezze, mi hanno aperto gli occhi.

1 commento:

  1. nella seconda lettera ditimoteo in riferimento ad onesiforo non parla che onesiforo e defunto e quindi i morti non possono intercedere per i vivi.

    RispondiElimina