martedì 8 febbraio 2011

Battesimo per Abluzione


Il Battesimo per aspersione non è valido?

Il battesimo per immersione come abbiamo detto simboleggia la sepoltura di Gesù, e il successivo ritorno alla posizione eretta significa la risurrezione dalla morte, anche la sepoltura spesso viene fatta tramite palate di terra, e talune volte in alcune zone del mondo sono i  familiari a prendere dei pugni di terra e buttarla sopra la bara del defunto, come a significare che colui che butta i primi pugni di terra sopra la bara si sta premurosamente occupando della sepoltura del caro defunto, e non credo che qualcuno possa dire che chi sotterra un defunto a palate sbagli procedura. 

I sepolcri come quello di Gesù non venivano usati ovunque nemmeno in quell’epoca, le modalità di sepoltura quindi variano da luogo a luogo, ma la validità di essa non può essere messa in dubbio.

C’è chi viene messo in un sepolcro e chi sotto un metro di terra, e chi in un loculo di cemento, non possiamo dire che l’uno è sepolto e l’altro no, oppure per il primo la sepoltura è valida mentre per l’altro è da rifare. Allo stesso modo non è la quantità d’acqua o la modalità di immersione che fa la differenza. L’immersione simboleggia la sepoltura di Gesù, così come l’acqua versata tre volte sul capo simboleggia sempre la stessa sepoltura (i pugni di terra), l’acqua versata per tre volte simboleggia i tre giorni che Gesù passò nel sepolcro, come pure la SS. Trinità., ma la potenza del battesimo non sta nelle modalità di immersione o nella quantità d’acqua, ma piuttosto nell’invocazione della SS. Trinità.  Secondo la comune consuetudine ecclesiastica, il Battesimo può essere amministrato in uno di questi tre modi: immergendo nell'acqua il candidato, versando dell'acqua sopra di lui o aspergendolo d'acqua. 

L’acqua viene usata nel battesimo per lavare il corpo ed esprimere l’interiore purificazione dai peccati. Ora, il lavaggio con l’acqua può essere fatto non solo con l’immersione, ma anche con l’aspersione, o l’infusione. Sebbene quindi sia più sicuro battezzare per immersione, essendo questo l’uso più comune, tuttavia il battesimo può essere amministrato anche per aspersione o per infusione, secondo le parole di Ezechiele [36, 25]: «Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre sozzure e da tutti i vostri idoli; vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo i miei statuti e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi.», e come si legge che ha battezzato anche S. Lorenzo (Hom. 91, attribuita a Beda). 

Le accidentalità non mutano la sostanza di una cosa. Ora, per il battesimo dei bambini si richiede sostanzialmente l’abluzione del corpo mediante l’acqua; per cui il battesimo è detto pure lavacro, come si rileva dalle parole di S. Paolo [Ef 5, 26]: «Purificando la Chiesa per mezzo del lavacro dell’acqua accompagnato dalla parola». Che poi l’abluzione venga fatta in un modo o in un altro è un aspetto accidentale. Perciò tali differenze non compromettono l’unità del battesimo. 

2. Nell’immersione si esprime meglio l’immagine della sepoltura di Cristo, per cui tale modo di battezzare è più comune e più lodevole. Ma negli altri modi di battezzare si ha la stessa immagine, anche se in maniera meno evidente, poiché in qualsiasi modo si faccia l’abluzione, il corpo umano o una sua parte viene posto sotto l’acqua, come il corpo di Cristo venne posto sotto la terra. 

3. La parte principale del corpo, specialmente in rapporto alle membra esterne, è il capo, dove hanno sede tutti i sensi interni ed esterni. Se quindi non si può versare l’acqua su tutto il corpo per la scarsità dell’acqua o per qualche altra ragione, bisogna versarla sul capo, dove si manifesta il principio della vita naturale. E sebbene il peccato originale si trasmetta per mezzo delle membra che servono alla generazione, tuttavia non si deve versare l’acqua su quelle membra a preferenza che sul capo, poiché il battesimo non impedisce la trasmissione del peccato originale nella prole con l’atto della generazione, ma libera l’anima dalla macchia e dal reato del peccato incorso. 

Di conseguenza va lavata specialmente quella parte del corpo in cui si manifestano le funzioni dell‘anima. Nell‘antica legge invece il rimedio contro il peccato originale veniva praticato nel membro della generazione, poiché colui che avrebbe avuto il compito di togliere il peccato originale doveva ancora nascere dalla progenie di Abramo, la cui fede era rappresentata dalla circoncisione, come dice S. Paolo [Rm 4, 11].
Qualunque dei tre sia il rito osservato, dobbiamo credere che il Battesimo è regolarmente compiuto. Infatti l'acqua è adoperata nel Battesimo per esprimere l'abluzione dell'anima che esso opera e per questo il Battesimo è detto dall'Apostolo "lavacro" (Ef 5,26). 

Ora l'abluzione non cessa di esser tale, sia che uno si immerga nell'acqua, come fu praticato a lungo nei primi tempi della Chiesa, sia che riceva dell'acqua versata, come è usato oggi, sia che ne riceva l'aspersione, come risulta aver fatto san Pietro, quando in un solo giorno convertì e battezzò tremila individui (At 2,41).

“L’acqua nella simbologia di tutti i popoli è legata alla vita, alla fertilità, ma anche alla purezza e alla purificazione. Inoltre, l’acqua sale al cielo in forma di vapore e ne scende in forma di pioggia: dunque, è un legame tra Terra e Cielo, tra Alto e Basso” (cfr. V.Messori)

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