domenica 27 febbraio 2011

Lacune dei Pentecostali

 

Ci vuole il terreno adatto affinché certe verità attecchiscano bene, ma spesso assieme alle verità di fede, attecchiscono anche mezze verità e alcune falsità. E’ un po’ come la zizzania che attecchisce in mezzo al buon frumento, e diventa difficile da estirpare.

Molti fratelli pentecostali non sono realmente interessati alla verità tutta, perché presuntuosamente credono di conoscerla, pendono dalla labbra del loro pastore, se glielo faccio notare si offendono, ma è così, solo al loro pastore prestano vero ascolto. Noi cattolici romani siamo più propensi all’ascolto del nostro interlocutore protestante, che vuole parlarci di Dio e di argomenti importanti come quelli della salvezza e della resurrezione cristiana. Il protestante o pentecostale è troppo supponente verso un cattolico che vuole spiegargli la Bibbia, spesso lo ascolta solo come gesto di cortesia, ma è come se stesse sentendo dei suoni, dei rumori, non delle parole che significano qualcosa; o il cattolico annuisce ad ogni loro osservazione, oppure gli viene detto che vuole fare polemica. Diventano praticamente impermeabili verso qualsiasi insegnamento che non provenga dal loro pastore. Insomma, amano insegnare ad altri, loro invece accettano insegnamenti solo dal rispettivo pastore, guai a elencargli i punti dove sbagliano, a partire dai 7 libri deuterocanonici, che non hanno nella loro Bibbia, e nemmeno ne conoscono il motivo. O meglio, a parole dicono di conoscere i motivi per cui la loro Bibbia non contiene i 7 libri, che chiamano apocrifi, ma spesso lo ripetono per sentito dire, non conoscendo nel merito le vicende che hanno portato al canone biblico, e le motivazioni degli ebrei che hanno dichiarato eretici i 7 libri in questione del Vecchio Testamento e, tutto il Nuovo Testamento, eppure osano disinvoltamente puntare il dito contro la Bibbia cattolica. E’ bene ricordare loro che dicono di accettare il canone ebreo, che gli ebrei hanno dichiarato eretico tutto il Nuovo Testamento, quindi per coerenza con quello che vanno dicendo in giro, dovrebbero togliere dalle loro Bibbie anche il Nuovo Testamento.

Alla domanda secca “Perché non avete i 7 libri deuterocanonici nella vostra Bibbia?” Rispondono, “Siete voi cattolici che li avete aggiunti, noi rispettiamo il canone stabilito dagli ebrei, ai quali è stata affidata la Parola di Dio”

Gli sfugge che fidandosi degli ebrei, dovrebbero escludere pure tutto il Nuovo Testamento, visto che l’anno dichiarato eretico, nel loro concilio di Jamnia svoltosi intorno al 90 d.C..

Questo atteggiamento dei fratelli pentecostali mi lasciava perplesso, anche alla luce delle tante diversità dottrinali che esistono tra le stesse comunità protestanti. Mi chiedevo, il pastore di questa comunità pentecostale è sicurissimo di ciò che insegna e, ad esempio, crede nella SS. Trinità, guardandolo e ascoltando i suoi insegnamenti sembra davvero convinto di ciò che predica; il pastore dei pentecostali modalisti, cioè “I Gesù Solo”, parla in lingue, e garantisce di essere guidato da Dio nella sua evangelizzazione, eppure non crede nella Trinità; gli Avventisti del Settimo Giorno garantiscono pure con fermezza la loro guida divina, eppure non credono alla uguaglianza di Gesù con il Padre, per loro l’inferno non esiste, l’anima muore, ecc.; i testimoni di Geova, si vedono enormemente impegnati, e armati di buona volontà, girano instancabilmente bussando di porta in porta, nel tentativo di predicare la Parola di Dio, e a sentirli, anche loro si definiscono cristiani, solo che poi per loro Gesù non è Dio, non credono alla SS. Trinità, e a tante altre verità cristiane, ecc.; i Luterani credono nella perpetua verginità di Maria, battezzano i bambini, e parlano di consustanziazione dell’Eucaristia; e si potrebbe ancora continuare ad elencare differenze dottrinali pesanti, tra i vari gruppi protestanti. Se la verità è UNA sola, evidentemente qualcuno di loro si sbaglia!

Possibile che non si pongano questa semplice domanda?

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